"Siamo eccitati, orgogliosi e fiduciosi". Queste le parole a caldo di Paolo Virzi' dopo la candidatura di 'La prima cosa bella' come rappresentante italiano per la corsa verso la cinquina del miglior film straniero ai prossimi premi Oscar. "Tra le altre cose avevamo gia' i bagagli pronti per gli Stati Uniti, dove ci aspettano per gli screenings dei Golden Globe e perche' abbiamo in programma una serie di appuntamenti con vari compratori per la distribuzione americana del film", racconta il regista livornese.
Virzi' allontana anche l'idea dell'attuale candidatura come sorta di "risarcimento" dopo i pochi premi ottenuti ai David di Donatello: "Ai David non fu assolutamente una delusione - dice ancora Virzi' - in primo luogo perche' sono stati premiati gli attori protagonisti e la sceneggiatura, poi perche' la stagione cinematografica italiana e' stata davvero molto viva, con altri bellissimi film: non considero un'onta il fatto che 'Vincere' di Bellocchio si sia aggiudicato la regia e altri importanti premi o che l'altrettanto bello 'L'uomo che verra'' di Diritti sia stato premiato come miglior film".